Il Risorgimento a Verona e nel Veronese - Forte Chievo

 

Nome originale: Werk Kaiser Franz Joseph.

Nome italiano (dopo il 1866): Forte Chievo.

Anno di costruzione: Tra il 1850 e il 1852. In seguito fu ritoccato con l’aggiunta di vari particolari.

Armamento: 2 cannoni rigati da 9 centimetri a retrocarica e 19 cannoni ad anima liscia. Garantiva una riserva di munizioni da 56.000 chilogrammi di polveri.

Guarnigione: 310 fanti e 50 artiglieri.

Dove si trova: Dal centro dell’abitato di Chievo si percorre via Turbina fino all’incrocio con via Bionde. Imboccata quest’ultima via si incontra il forte a poca distanza dall’incrocio, sulla destra, ed è ancora oggi visibile essendosi conservato quasi integralmente.

Descrizione: Questo importante forte, destinato a battere la vasta area compresa tra la strada che conduce a Peschiera e quella che porta a Pescantina, fu costruito a circa 700 metri dall’abitato di Chievo. Esso limitava l’imponente campo trincerato a nord facendo sistema a sinistra con il forte Croce Bianca. Oltre alle strade per Peschiera e Pescantina batteva, dal fianco destro e il fronte di gola, l'ansa dell'Adige e prendeva d'infilata la ferrovia per Bolzano. Forte Chievo, di pianta poligonale, fu provvisto da subito di un muro staccato alla Carnot - un muro edificato esternamente al forte a pochi metri dalla scarpa e provvisto di nicchie dove potevano prendere posto i fucilieri che battevano il fossato - di altezza limitata. Inoltre fu dotato di un ampio ridotto e di ampi locali comunicanti fra loro, ben ventilati, usati dalla guarnigione di stanza come dormitori, cucine, uffici, laboratori per riparazioni, magazzini per materiali e anche scuderie. Disponeva anche di due accessi con portali di buona linea architettonica, un tempo muniti di ponte levatoio sul fossato che oggi risulta però quasi completamente interrato. Il forte verrà integrato nella linea del successivo ingrandimento del campo trincerato avvenuto a partire dal 1861.

 

Arch. Fiorenzo Meneghelli