Forte Gasometro (Archivio arch. Fiorenzo Meneghelli)
Nome originale: Werk Scholl.
Nome italiano (dopo il 1866): Forte Gasometro.
Anno di costruzione: Tra il 1837 e il 1839.
Armamento: 7 cannoni con riserva di munizioni da 11.650 chilogrammi.
Guarnigione: 332 fanti e 19 artiglieri. Il numero dei soldati, in caso di emergenza, poteva salire a 600.
Dove si trova: Sorgeva a circa 150 metri dal lato sud del cimitero monumentale; oggi risulta completamente scomparso essendo stato demolito negli anni quaranta del Novecento per far posto all’ampliamento del cimitero.
Descrizione: L’intitolazione all’ingegnere Franz von Scholl attesta la sua iniziale importanza poi venuta meno a causa del passeggio della ferrovia Ferdinandea in posizione elevata che ne ostacolava il tiro dell’artiglieria.
La costruzione di questo forte fu determinata dalla decisione di erigere in quella zona il nuovo cimitero davanti al bastione di Campo Marzo, a partire dal 1828. Non vi erano quindi reali motivazioni strategiche ma soltanto di opportunità dal momento che il nuovo edificio monumentale costituiva un ostacolo per le armi dei difensori. Le sue artiglierie battevano, dal fianco sinistro, verso est, la campagna fino al borgo di San Pancrazio e dal fianco destro, sulla riva opposta del fiume, le bassure di Campo Matto (oggi Basso Acquar), antistanti al Bastione di San Francesco.
Il Forte Gazometro è una porzione di torre. In pianta segue il tracciato di un mezzo poligono irregolare. L'opera si elevava su due piani: il piano terra era destinato all'azione delle armi portatili, il piano superiore all'artiglieria. La denominazione italiana del forte deriva dal vicino impianto per la produzione del gas destinato all'illuminazione pubblica, costruito nel 1846.
Arch. Fiorenzo Meneghelli