Ruffoni P. Emilio

Ruffoni P. Emilio [Verona, ?- ?].

 

Figlio di Giuseppe, verso la fine del 1860 meditava di emigrare per unirsi alle truppe garibaldine. Il suo più grande desiderio sarebbe stato quello di partecipare all’impresa in Sicilia, ma la partenza del fratello maggiore Francesco lo costrinse a rimanere a casa per accudire il padre. Determinato comunque a lasciare Verona, dopo un primo fallimentare tentativo alla fine di agosto, riprovò circa un mese più tardi, questa volta con successo, portandosi dapprima a Caprino, attraversando clandestinamente il Garda ed infine giungendo a Brescia. Arrivato a Milano, era deciso a raggiungere Garibaldi in Sicilia. Tuttavia a Parma suo fratello Francesco lo convinse che non era più il caso di partire per il meridione; pertanto Emilio si trasferì in Piemonte, dove entrò nella nascente Guardia Nazionale di stanza a Casale. All’inizio del 1861, promosso caporale, fu trasferito ad Ascoli; poi divenne sergente e prese parte alle operazioni contro il brigantaggio in Abruzzo, sfuggendo pure ad una pericolosa imboscata nella località di Ripalta e partecipando alla conquista di alcuni centri ancora in mano ai briganti borbonici.