Cavalcaselle Giovanni Battista

Cavalcaselle Giovanni Battista [Legnago 1819 - Firenze 1897].

 

Dopo aver frequentato i primi studi a Legnago, si iscrisse alla facoltà di ingegneria presso l’Università di Padova. Poco tempo dopo si trasferì a Venezia per studiare pittura all’Accademia delle belle arti. Decise a quel punto di impegnare i soldi che gli sarebbero serviti per lo studio per viaggiare dapprima nel Veneto, poi in Lombardia e in Toscana e, infine, nel resto d’Italia. Nel 1846 visitò Verona, il Trentino, il Tirolo; l’anno seguente si recò all’estero: Dresda, Lipsia, Berlino, Pietroburgo. Gli eventi del 1848 lo colsero mentre stava programmando un viaggio nei Paesi Bassi; decise a quel punto di far ritorno nel Lombardo-Veneto e di prendere parte ai moti insurrezionali a Padova dove si arruolò nella legione degli studenti e dei volontari veneti, della quale divenne tenente aiutante del generale Marcantonio Sanfermo. Prese parte alla difesa di Vicenza e di Treviso, rifugiandosi poi con il resto della legione a Venezia. Probabilmente partecipò anche alla difesa di Roma, quel che è certo è che venne condannato a morte dall’Austria in contumacia. Fuggì allora in Inghilterra, dove rimase per alcuni anni instaurando numerosi rapporti professionali e nel 1853 ottenne di essere inserito nella ‘Select Committee’ della neonata National Gallery di Londra. Grazie al clima politico più favorevole, nel 1857, poté tornare in Italia incaricato da un editore inglese di redigere un’edizione critica delle Vite del Vasari, lavoro che non portò a termine data la difficoltà nel gestire l’immensa mole di materiali raccolti. Nel 1861 fu incaricato dal Ministero della Pubblica Istruzione di redigere un catalogo delle opere d’arte di proprietà ecclesiastica nell’Umbria e nelle Marche per censire il patrimonio artistico del nuovo Stato. Nel 1867, a Firenze, fu nominato ispettore generale del Museo nazionale del Bargello, esperienza finita presto a causa dei non buoni rapporti con i vari artisti responsabili della conduzione della Galleria. Si trasferì quindi a Roma, dove fu nominato ispettore generale delle Belle Arti nel 1875. Per la sua opera, ricevette l’encomio solenne del Re. Per i suoi studi e per le sue capacità è considerato il fondatore della moderna critica dell’arte.