1796-1814

1796

(metà aprile) per ordine del tribunale supremo di Venezia il duca di Provenza (Luigi XVIII, fratello minore di Luigi XVI re di Francia) viene espulso da Verona con tutta la sua corte;

(30 maggio) le divisioni francesi del generale Bonaparte si avviano verso Borghetto e Valeggio sul Mincio che vengono occupati;

(30 maggio) il generale francese Augereau occupa Peschiera del Garda;

(31 maggio) i francesi si muovono verso Rivoli per controllare i ponti sull’Adige;

(31 maggio) Napoleone si attesta nella zona del Chievo;

(1 giugno) l’esercito francese conquista Verona;

(3 giugno) Napoleone trasferisce in Verona il suo quartier generale;

(4 giugno) iniziano le operazioni per l’assedio di Mantova;

(14-30 giugno) imponente passaggio di truppe francesi per Legnago;

(8 luglio) i francesi impongono la consegna delle armi al provveditore di Legnago;

(10 luglio) Napoleone è a Legnago per ispezionare la fortezza;

(29 luglio) in seguito ad alcuni scontri con gli austriaci, i francesi perdono temporaneamente Verona e Legnago;

(6 agosto) combattimento di Peschiera;

(7 agosto) Verona viene riconquistata dai francesi;

(11 agosto) il generale francese Massena conquista anche le posizioni della Corona e del Monte Baldo;

(9 settembre) Würmser per sfuggire al generale francese Massena che stava entrando a Vicenza retrocede passando l’Adige a Legnago;

(10 settembre) Massena insegue gli austriaci passando l’Adige a Ronco, mentre il generale francese Augereau, proveniente da Padova, supera il fiume a Legnago;

(11 settembre) Massena si porta a Sanguinetto per chiudere il passo agli austriaci provenienti da Legnago;

(12 settembre) combattimento di Cerea;

(13 settembre) capitolazione di Legnago; il generale austriaco Würmser si ritira nella fortezza di Mantova;

(22 settembre) seconda visita di Napoleone a Legnago;

(8 novembre) l’esercito francese è attestato a Rivoli, alla Corona (Ferrara di Monte Baldo) e a Verona;

(11 novembre) i francesi incontrano le avanguardie austriache a San Martino Buon Albergo;

(12 novembre) battaglia di Caldiero;

(14-15 novembre) durante la notte, l’esercito francese getta un ponte a Ronco per passare il fiume Adige;

(15-17 novembre) battaglia di Arcole;

(28 dicembre) durante l’inverno, gli austriaci sono attestati nella zona del Brenta e del Tirolo; i francesi lungo l’Adige sulla linea Monte Baldo, Corona, Rivoli con due avanguardie davanti a Verona e a Legnago.

 

1797   

(7 gennaio) l’esercito austriaco di stanza a Padova si mette in movimento;

(8 gennaio) battaglia di Bevilacqua tra francesi e austriaci;

(12 gennaio) combattimenti di San Michele Extra e della Corona (Ferrara di Monte Baldo);

(13 gennaio) gli austriaci gettano un ponte di barche davanti ad Angiari;

(14-15 gennaio) battaglia di Rivoli, gli austriaci sconfitti sono messi in rotta;

(14 gennaio) il generale francese Guieux attacca gli austriaci ad Angiari;

(15 gennaio) il generale francese Augereau attacca ancora gli austriaci ad Angiari e distrugge i ponti sull’Adige;

(3 febbraio) capitolazione di Mantova; agli inizi del mese gli austriaci respingono i francesi alla Madonna della Corona e arrivano fino a Peri (Dolcè);

(9 aprile) arrivano a Tombetta e a Porto San Pancrazio 1.300 schiavoni inviati dalla Repubblica di Venezia;

(10 aprile) gli 800 schiavoni di Tombetta forzano il picchetto di stanza a Porta Nuova ed entrano a Verona;

(17-25 aprile) rivolta popolare antifrancese delle Pasque veronesi; nei giorni seguenti si sollevano anche Zevio, Albaredo, Caprino e Legnago;

(27 aprile) creazione della municipalità provvisoria a Verona;

(12 maggio) Napoleone è ancora a Legnago e impone al provveditore di andarsene; viene istituita la municipalità provvisoria;

(16 giugno) le municipalità provvisorie vengono abolite e il potere politico viene assunto dai nuovi governi centrali;

(22 settembre) entra in vigore il nuovo calendario repubblicano;

(17 ottobre) trattato di Campoformio.

 

1798  

(21 gennaio) le truppe austriache rientrano a Verona;

(22 gennaio) gli austriaci rientrano anche a Legnago;

(6 febbraio) l’imperatore d’Austria dichiara Venezia ‘metropoli’ del Veneto e Verona sede della delegazione generale austriaca.

 

1799  

(26 marzo) inizia la nuova offensiva francese, si combatte a Santa Lucia, a Bussolengo e a Legnago (battaglia di ponte Fior di Rosa);

(31 marzo) i francesi attaccano a Bussolengo e passano l’Adige vicino a Pescantina per portarsi, attraverso la Valpolicella, verso Verona, fino a San Massimo e Santa Lucia;

(5 aprile) i francesi muovono battaglia tra Pozzo e San Giovanni Lupatoto.

(14 aprile) giunge a Verona il generale russo Suvorov alleato degli austriaci;

(15 aprile) Suvorov, giunto a Valeggio sul Mincio al quartiere generale austriaco, prepara il piano di attacco;

(18 aprile) i russi lasciano Verona alla volta di Mantova e Peschiera;

(6 maggio) Peschiera si arrende agli austro-russi;

(8 agosto) Verona festeggia la capitolazione di Mantova avvenuta il 28 luglio.

 

1800

(14 giugno) battaglia di Marengo;

(16 giugno) armistizio tra francesi e austriaci; Bonaparte entra a Milano e gli imperiali si ritirano verso il Veronese;

(28 giugno) gli austriaci costruiscono un ponte di barche sull’Adige nella zona di Basso Acquar (Verona);

(3 luglio) viene distrutto il ponte di Basso Acquar;

(8 luglio) movimenti di truppa imperiale nella zona di San Giovanni Lupatoto; gli austriaci costruiscono altri due ponti a Basso Acquar;

(1 settembre) in previsione degli imminenti scontri, vengono costruiti otto forni per la truppa austriaca alla Cittadella di Verona;

(6 settembre) vengono costruiti altri quattro forni per la truppa austriaca;

(10 settembre) grandi movimenti di truppe imperiali tra Tomba, Bussolengo, Pescantina, Peschiera;

(14 settembre) 20.000 soldati imperiali si accampano fuori Porta Nuova, in direzione di Ca’ di David;

(20 dicembre) iniziano i combattimenti tra francesi e austriaci nella zona di Peschiera e di Mantova;

(26 dicembre) altri scontri tra i due eserciti vicino a Valeggio;

(28 dicembre) gli imperiali bruciano i mulini a Settimo di Pescantina per impedire che cadano in mano francese;

(29 dicembre) gli austriaci armano Porta Nuova a Verona;

(30 dicembre) prendono avvio i combattimenti attorno a Verona nei pressi di Santa Lucia, San Massimo e nella spianata.

 

1801  

(1 gennaio) proseguono i combattimenti a Verona, fuori Porta Nuova e nella zona di Tomba;      

(3 gennaio) la guarnigione imperiale lascia Verona; entrano le truppe francesi;

(5 gennaio) combattimenti a Colognola, San Martino Buon Albergo;

(7-15 gennaio) i francesi bombardano i castelli di San Felice e di San Pietro con artiglieria piazzata a San Leonardo, Valdonega e Valpantena;

(16 gennaio) termina il cannoneggiamento dei castelli;

(18 gennaio) i castelli di Verona capitolano, l’armistizio prevede che Verona, Peschiera e Legnago tornino ai francesi;

(20 gennaio) a Verona, in piazza delle Erbe, viene piantato l’albero della libertà;

(9 febbraio) pace di Luneville che prevede una ripartizione tra francesi ed austriaci dei territori veronesi, rispettivamente a destra e a sinistra del fiume Adige;

(1-21 marzo) i francesi iniziano ad abbattere i castelli e le mura di Verona;

(7 aprile) gli imperiali prendono possesso della parte sinistra di Verona; Napoleone è nuovamente a Legnago dove decide di costruire un campo trincerato;

(30 maggio) qualcuno taglia l’albero della libertà francese; i transalpini lo sostituiscono;

(4 luglio) dopo tre secoli vengono tolti i portoni del ghetto di Verona;

(24 luglio) il fratello dell’imperatore, il principe Giuseppe, visita la parte sinistra di Verona;

(15 ottobre) i francesi fanno demolire tre bastioni sulle mura di Porta Nuova;

(26 ottobre) viene istituita la Guardia Nazionale nella parte francese di Verona;

(6 dicembre) viene sciolta la Guardia Nazionale;

(28 dicembre) viene ricostituita la Guardia Nazionale.

 

1802  

(3 gennaio) continua la demolizione delle mura di Verona;

(12 febbraio) a Verona viene aperta Porta Stuppa (l’attuale Porta Palio);

(6 giugno) giunge a Verona il commissario di governo francese Francesco Mosca.

 

1803  

(5 luglio) inizia il reclutamento militare dei giovani veronesi, dopo l’introduzione della leva obbligatoria.

 

1804 

(21 maggio) il governo francese decreta per Verona l’istituzione di un porto franco;

(17 giugno) arriva a Verona il fratello dell’imperatore austriaco, principe Giovanni;

(14 ottobre) si insedia Francesco Galvagna come commissario di governo della città sotto la tutela francese;

(10 novembre) un decreto sanitario (a seguito dell’emanazione del celebre editto di Saint Cloud) proibisce di seppellire i morti nelle chiese di Verona e del suo territorio.

 

1805

(8 aprile) viene tolto l’albero della libertà innalzato a Verona nel 1801;

(26 maggio) Napoleone è proclamato re d’Italia;

(15 giugno) Napoleone giunge a Peschiera e poi a Verona;

(16 giugno) Napoleone ispeziona la città atesina;

(17 giugno) Napoleone parte alla volta di Legnago;

(1 settembre) si susseguono frequenti movimenti di truppe sia francesi che austriache;

(5 settembre) il governo francese fa chiudere i ponti Pietra e Nuovo, rimane aperto il ponte Navi; arriva in città il viceré Eugenio per ispezionare le truppe prima di ripartire per Legnago;

(20 settembre) giunge nella Verona ‘austriaca’ il principe Carlo, comandante dell’armata imperiale in Italia;

(9 ottobre) viene chiuso anche il ponte Navi, alcune rive dell’Adige vengono fortificate;

(14 ottobre) il viceré Eugenio (figlio di primo letto di Giuseppina Beauharnais, prima moglie di Napoleone) ispeziona le difese di Verona e Legnago;

(18 ottobre) battaglia della Campagnola, oltre Castelvecchio;

(29 ottobre) seconda battaglia della Campagnola; con la vittoria risolutiva dei francesi, gli austriaci vengono cacciati da Verona;

(30 ottobre) battaglie di Caldiero e di Montebello;

(1 novembre) battaglie di Caldiero, Colognola e Monteforte;

(2 novembre) gli austriaci si ritirano verso Vicenza;

(5 novembre) inizia il governo francese anche sul territorio alle sinistra dell’Adige;

(26 dicembre) stipula della pace di Presburgo che porta alla riunificazione di tutto il territorio veronese nelle mani dei francesi.

 

1806 

(18 gennaio) viene avviata l’unificazione di Verona, con l’eliminazione degli ostacoli predisposti sui ponti;

(26 gennaio) il viceré Eugenio è a Verona con la sua sposa;

(1 maggio) Verona viene unita al Regno d’Italia;

(31 maggio) fine del porto franco veronese;

 

1807  

(27-28 novembre) Napoleone è di nuovo a Verona per compiere alcune ispezioni alla città.

 

1808 

(6 agosto) a Verona è attiva la guardia nazionale.

 

1809 

(5 aprile) arriva a Verona il principe Eugenio;

(16-18 aprile) episodi bellici tra Udine, il Piave e il Tagliamento; le armate francesi retrocedono verso Verona e Legnago;

(27-30 aprile) battaglie tra Caldiero, Montebello, Colognola, Tregnago e Soave;

(1 maggio) inizia la ritirata degli austriaci;

(9-10 luglio) le popolazioni della pianura veronese si sollevano contro i francesi;

(14 luglio) iniziano le fucilazioni dei rivoltosi veronesi.

 

1810  

(4 gennaio) viene condotto a Verona il rivoltoso tirolese Andreas Hofer per essere poi portato a Mantova per la fucilazione.

 

1811   

(13 maggio) vengono convocati a Parigi il vescovo di Verona, il prefetto e il podestà per disposizioni.

 

1812   

(5 marzo) movimenti e dispiegamenti di truppe a Verona verso i confini settentrionali;

(3 settembre) viene inaugurato il liceo femminile degli Angeli.

 

1813   

(3 luglio) il principe Eugenio passa da Verona;

(ottobre) gli austriaci penetrano in Italia;

(3 novembre) il quartier generale del principe Eugenio giunge a Verona; le truppe francesi sono in ritirata da Udine, Palmanova e Bassano;

(12 novembre) combattimenti tra francesi e austriaci a San Martino Buon Albergo, Vago, Caldiero;

(15-16 novembre) scontri tra San Martino Buon Albergo, Caldiero e Montebello;

(19 novembre) scontri fuori Porta Vescovo;

(20 novembre) viene firmata una tregua; gli austriaci sono accampati fuori Porta Vescovo e fuori Porta San Giorgio, a Negrar, Sant’Anna, alla Madonna di Campagna e a Caldiero;

(27 novembre) nuovi scontri nelle vicinanze di Porto e di Albaredo d’Adige.

 

1814

(4 febbraio) il viceré Eugenio e il resto dell’esercito francese lasciano Verona; da Porta Vescovo entrano gli austriaci

(Inizi di febbraio) gli austriaci passano l’Adige a Rivoli, Ronco all’Adige, Angiari e Castagnaro per iniziare l’assedio di Legnago;

(5 febbraio) arriva a Verona il generale dell’armata austriaca in Italia Bellegarde;

(8 febbraio) scontri a Valeggio e a Borghetto;

(10 febbraio) battaglia di Peschiera;

(11 febbraio) i francesi si arrendono a Castelvecchio;

(12 febbraio) Te Deum in onore del compleanno di Francesco I;

(13 febbraio) i francesi sono in rotta; il quartier generale austriaco viene levato da Sommacampagna e spostato prima a Villafranca e poi a Valeggio;

(24 febbraio) la linea del Mincio è ormai degli imperiali; Peschiera, Legnago e Mantova rimangono in mano francese sebbene poste in stato di assedio dagli austriaci;

(aprile) gli austriaci riprendono l’offensiva da Malcesine a Castagnaro;

(16 aprile) il viceré Eugenio chiede una tregua seguita da una convenzione di pace;

(20 aprile) giunge a Legnago la notizia della fine delle ostilità.